replika órák con le dita
insanguinate, spingendo, zigzagando,implorando a bassa voce:
palato dell'autunno mi occorre un respiro, una lima affilata dentro una torta, un passaporto falso. Dalle una ferita fresca a questo corpo appassito, che lei non mangia dalla mia mano. Portami via da questa sorda, che lei non balla mai con il mio piede. |